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Tassazione delle vincite
All'inzio del gioco non si pagavano tasse sui premi vinti anche
perche' lo stato gia' mette abbondantemente le mani sugli introiti
derivanti dalle giocate. Quindi le vincite erano vincite nette
nel senso che si incassava quanto indicato come quota. Poi , a
partire dal 1° gennaio 2012 le vincite al superenalotto
o per meglio specificare , tutte le vincite relative a premi in
denaro per lotterie gestite dallo stato , sono soggette ad una
tassazione alla fonte nelle misura del 6% per la parte
eccedente i primi 500 €. Quindi se si vincono fino ad € 500
non si paga nulla , oltre questa quota va applicata la trattenuta
come sopra specificato. A titolo di esempio su una vincita di €
1.000 si paghera' una tassa di € 30 incassando un premio netto di
€ 970. Il calcolo e' il seguente : premio lordo : "1.000" meno la
quota fissa di € "500" corrisponde ad un premio tassabile di
€ "500" sul quale si applica la ritenuta del 6% pari ad € "30".
Alla quota lorda di € "1.000" di sottraggono quindi "30" € , e
si viene cosi' a determinare il premio netto di € "970". Ricordate
che le quote che vengono indicate sono da intendersi come quote "lorde".
Dal 1° ottobre 2017 la trattenuta sulle vincite oltre i primi 500 € di premio passa dal 6% al 12%.
Quindi la "trattenuta" sulle vincite raddoppia ..... fermo restando l'applicazione
della aliquota oltre i primi 500 €. Nell'esempio sopra riportato la trattenuta
non sara' piu' pari ad € 30 ma passera' a 60 € , pertanto , su un premio
lordo di 1.000 € , la quota netta passera' da 970 a 940 €.
Altra novita' ...
introdotta con la legge di bilancio del 2020 per
cui la tassazione passa dal 12% al 20%
sempre applicata oltre i primi 500 € di premio. Pertanto
ripercorrendo l'esempio di una vincita lorda di € 1.000
il netto incassato si assottiglia ulteriormente e passa ad € 900.
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